Sarà il docente dell’Università di Parma Stefano Carretta a tenere quest’anno la prestigiosa “Arthur O. Williams Lecture” della Brown University, a Providence (Rhode Island), che onora contributi di estrema importanza per la Fisica e rappresenta la conferenza più illustre dell’anno del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo americano. Carretta, che terrà la lecture oggi, 28 aprile, alle 16, di fronte a un pubblico di docenti, ricercatori e ricercatrici post-dottorato, studentesse e studenti laureati provenienti da tutte le scienze fisiche, è professore ordinario di fisica della materia all’Università di Parma, dove lavora in particolare allo studio delle proprietà quantistiche di molecole magnetiche e di altri sistemi e alla loro applicazione alle tecnologie quantistiche. Questa ricerca, che secondo la Brown “ha profondamente plasmato” il campo dell’informazione quantistica, riguarda prevalentemente l’uso di qubit e qudit (generalizzazione a d stati di un qubit) molecolari. L’attività di ricerca sulle scienze e tecnologie quantistiche dell’Università di Parma riguarda diversi dipartimenti ed è partita circa 20 anni fa ed è stata finanziata da progetti tra cui l’ERC Synergy CASTLE finanziato dalla Commissione Europea. In particolare, le ricerche del gruppo hanno mostrato come sia possibile sfruttare molecole magnetiche come unità di base dei computer e simulatori quantistici. Questa tecnologia, sebbene al momento meno matura di altre, potrebbe permettere di semplificare la realizzazione della correzione quantistica degli errori, un passaggio cruciale per poter realmente sfruttare tutta la capacità del calcolo quantistico. L’approccio molecolare può inoltre permettere di sfruttare anche il fenomeno della selettività di spin indotta dalla chiralità per manipolare qubit molecolari anche senza bisogno di lavorare a temperature prossime allo zero assoluto.
(© 9Colonne - citare la fonte)